Descrizione
È una vera e propria rivoluzione quella che sta per avvenire per il sistema trasportistico su rotaia della nostra zona (e non solo), perché si sta progettando un nuovo raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo e, contemporaneamente, è in corso il ripristino di un primo lotto dell’Alcantara – Randazzo fino alle Gole Alcantara/Motta Camastra. La data prevista di ultimazione dei lavori è il 2030, come dichiarato in una nota Davide Tricomi, Vice Presidente dell’Associazione Ferrovia Valle Alcantara – F.V.A.
A subire una vera e propria trasformazione sarà il tracciato storico che corre tra Letojanni e la stazione di Alcantara, poiché verrà connesso al nuovo tramite una bretella di collegamento. Il vecchio tracciato, oltre ad essere destinazione d’uso “turistica” grazie all’impiego di treni storici e/o turistici, potrebbe essere trasformato in una metropolitana leggera per via dell l'implementazione di fermate intermedie in alcune località strategiche: Spisone, Funivia, Isolabella, San Giovanni, Schisò e Recanati, oltre a mantenere la fermata nella stazione di Taormina-Giardini Naxos.
Un sistema di trasporto che si rivelerebbe ottimale per i turisti, ma anche una preziosa soluzione per i cittadini poiché aiuterebbe a decongestionare il traffico in alcune zone critiche. Il progetto mirerà anche a rispettare l’ambiente e per questo, tra le idee raccontate nella nota da Davide Tricomi, c’è l’idea di costruire i marciapiedi di fermata in legno, un sistema già collaudato alla fermata “Tempio di Vulcano” nella valle dei Templi di Agrigento, in grado di ridurre l’impatto ambientale.
Il Vice Presidente dell’Associazione Ferrovia Valle Alcantara ha terminato la sua nota specificando che: “Il nuovo tracciato a doppio binario sarà pronto intorno al 2030, ma crediamo che i tempi iniziano ad essere maturi affinché la politica locale cominci a valutare le opportunità di utilizzo del tratto Letojanni-Alcantara/Motta Camastra una volta che entrerà in esercizio il nuovo tracciato, pianificando il tutto in sinergia fra i comuni interessati, l’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e la Regione e capire come individuare le risorse sia per la costruzione delle fermate che per i costi di esercizio”.