Descrizione
Ottorino Biondo è stato un tenente nato a Letojanni il 10 ottobre del 1900 e morto in Tripolitania, nella Libia italiana, il 27 dicembre del 1935. Apparteneva al Primo Gruppo Sahariano del Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania e la sua morte, avvenuta nel sonno a scopo di rapina per mano di tre gregari del suo reparto (condannati in seguito a morte con tre fucilazioni perché colpevoli di omicidio), portò allo scioglimento del Primo Gruppo Sahariano.
Per preservare la memoria delle gesta e del coraggio di Biondo, Letojanni ha intitolato il plesso che ospitava la scuola elementare, adesso Istituto Comprensivo (primaria e secondaria di primo grado), al tenente stesso. In seguito a lavori di ammodernamento, la palestra scoperta annessa alla scuola (in cui ha giocato la gloriosa squadra di pallavolo femminile che conquistò la Serie A) - è stata adibita anche ad Arena, divenendo L’Arena Ottorino Biondo Letojanni.
L’Arena Ottorino Biondo Letojanni
L’Arena Ottorino Biondo Letojanni sorge in via Vittorio Emanuele e si tratta di suggestivo spazio adibito a proiezioni cinematografiche sotto le stelle. In sostanza, è una sala cinematografica posta sul lungomare di Letojanni, uno spazio dedicato alla comunità che qui può divertirsi e rilassarsi con proiezioni in grado di accontentare tutti i gusti.
Un cinema come quelli di una volta, ma che vanta la particolarità di svilupparsi nel cortile di una scuola, permettendo ai visitatori di trovarsi al cospetto di un grande schermo durante le estati letojannesi.
La tomba del tenente Ottorino Biondo
La morte del tenente Ottorino Biondo non è di certo passata inosservata, al punto che anche a Nalut, in Libia, esiste un cippo commemorativo eretto in sua memoria. Il suo corpo riposa invece a Letojanni, presso il cimitero cittadino, in una tomba recentemente restaurata da parte dell’Amministrazione Comunale.
Chiunque desideri visitare la tomba del tenente Biondo avrà l’opportunità di commemorare un mausoleo di pregio, costruito in marmo bianco, con una corona bronzea di alloro e con due epigrafi che recitano le seguenti parole:
- “Col sangue generoso come la tua terra, segnasti l’orma sulla via imperiale della patria”;
- “Il sorriso d’una bella giovinezza illuminava ancora la sua vita, che fece conoscere a tutti il dono di una silenziosa bontà e per lui la gloria eterna dei soldati e dei pionieri caduti nell’assolvere la promessa. La preghiera nella fede di quanti sapranno congiungersi alla sua anima eletta per la purezza del sacrificio”.
